Sabato 7 aprile

Al mattino si comincia anche col vomito direttamente in camera nel cestino mentre la nostra guida passa per darci almeno la notizia che per quella sera non dobbiamo pagare di più visti i disguidi con il trasferimento dalla stazione dei treni. Mauro si occupa di andare a vedere le camere doppie con bagno e sulle 11:00 finalmente ci trasferiamo. Io sono del tutto ko e sto a mala pena in piedi ma supero il cortile interno che divide i dormitori dalle camere belle e inauguro subito sia il bagno che il cestino della nuova camera che, però, rimaneva stupenda! Appena entrata mi ero sentita davvero meglio: un bel bagno con anche gli asciugamani, due letti, la tv, una bella finestra luminosa, il bollitore elettrico per la colazione, un soffitto tutto decorato e anche delle belle abajure (chissà come si scrive…).

Io resto a letto mentre Mauro va a parlare con il TIF, il centro turistico del Tibet, che si trova affianco alla nostra prima fantastica camera, per sentire qualche consiglio sul mio malessere e acquista alcune pastiglie rosse giganti per il mal di montagna.

I miei dolori diminuiscono un pochino ma quasi niente ed io sto ancora maluccio ma alla sera mi torna un po’ di appetito così Mauro fa dabao in un ristorante cinese: riso saltato, ravioli con Yak (il bovino tibetano) e melanzane… tutto sembra andare abbastanza liscio e andiamo a letto.

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